L'idea che motiva il suo percorso è realizzata attraverso la pittura acrilica su tela.

Questo perché la pittura è un linguaggio universale, che non ha bisogno di traduzione: un'esperienza che tutti hanno vissuto in prima persona e che accompagna la storia dell’uomo.

In questo caso la pittura è figurativa e fa da tramite tra l’idea e la sua comunicazione.

Ma è anche una pittura concettuale perché la lettura dell’opera non finisce con il dipinto.

Diventa determinante la relazione con la parola spesso trascritta sulla tela, il titolo dell’opera e quello della serie a cui appartiene. Il risultato è una visione complessa, leggibile a vari livelli.

Tutti usiamo parole che sono già state dette e vediamo immagini che sono già state viste, ma le loro combinazioni sono infinite. Tra il non detto dell'immagine e il non visto della parola si cela il nostro nuovo sguardo.

La necessità è quella di condividere con lo spettatore l'intuizione dell'arte perché le cose possano continuare ad accadere.